Palchi nei Parchi
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Gli spettacoli prevedono

possibile offerta libera green.
Si raccomandano plaid o cuscino per sedersi sull’erba e abbigliamento comodo.

 

Palchi nei Parchi

Le indicazioni sulle variazioni a causa del maltempo sono riportate nelle pagine dedicate al singolo evento.

 

Dettaglio Spettacolo

LIBRI, PAROLE E MUSICA

…..senza frontiere

Bosco Bazzoni

Basovizza (Ts)

Sabato 3 Settembre / ore 17.30

Testi tratti da “Istria storie oltre i confini” di Fabrizio Masi (Ediciclo Edizioni)

LETTURE A CURA DI
Lettori in cantiere
VIOLONCELLO
Massimo Favento

 

In caso di maltempo: 4 SETTEMBRE, ore 11.00

Programma Spettacolo

Il Carso triestino, per questo inedito evento, si trasforma in un palcoscenico naturale dove rivivere attraverso musica e parole in viaggio, storie, sapori, suoni e odori della terra d’Istria. Memorie e racconti che vanno oltre i confini fisici della geografia e della storia, diventano la tavolozza su cui dipingere il racconto di un viaggio in bicicletta, lungo la Parenzana. Il tracciato di un treno che non corre più è l’occasione per attraversare una regione, l’Istria, divisa nel tempo da lingue e nazioni, ma da sempre unita dalla vita, dalle storie, dai volti e dall’anima di chi la abita.

 

Le Nostre Parole
DAL CARSO ALLE FORESTE DEL PIANETA


A cura del CDN Centro Didattico Naturalistico di Basovizza.
 

Bosco Bazzoni
Descrizione

Di origine artificiale, ancor prima di nascere il Bosco Bazzoni fece storia: nel 1882 la “Commissione d’imboschimento del Carso per la città di Trieste” stabilì l’acquisto e l’imboschimento di questa zona, in quanto priva di piante, esposta alla bora e non adatta alle colture agrarie né a pascolo; non riuscendo a raggiungere un accordo con i proprietari di allora, si dovette ricorrere all’espropriazione forzata.

A ricordo dell’avvio della prima piantagione, iniziata dai forestali con il pino nero in qualità di pianta pioniera, è ancora presente sul limitare del bosco un cippo di calcare sul quale è stata incisa la data del 1888. Questi lavori di rimboschimento furono premiati all’Esposizione universale di Parigi con il “grand prix”. Successivamente il rimboschimento è proseguito con olmi, sofore giapponesi, abete greco, abete bianco e bogolaro, per poi proseguire negli anni con cipresso di Lawson, ginepro della Virginia, acero riccio e cedro dell’Himalaya.

Per far rinascere il bosco e dargli continuità nei lavori di ripristino, le società speleologiche alpinistiche e naturalistiche iniziarono a formare gruppi di persone desiderose di salvaguardare quel patrimonio naturalistico rimasto; grazie anche a loro oggi il Bosco Bazzoni, assieme al contiguo Bosco Venezian, è un territorio di grande pregio naturalistico con una notevole biodiversità.

Negli anni più recenti il bosco ha avuto un miglioramento generale, diventando un’area di pregio con più di 140 specie fra piante erbacee e legnose, attraversata da un sentiero, piacevolmente delimitato dalla staccionata in legno.

COME ARRIVARE

Raggiungibile in bici o a piedi con una facile passeggiata di 30 minuti dall’area di sosta situata dopo la Foiba di Basovizza.

Evento realizzato in collaborazione con